Di fronte a una persona in arresto cardiocircolatorio, per intervenire con successo la volontà non basta. Bisogna mantenere la calma e sapere cosa fare. Potrebbe essere la vita di una persona a cui vuoi bene, quella di uno sconosciuto, oppure potresti essere tu ad avere bisogno di aiuto.
Avere a disposizione un defibrillatore è fondamentale, ma non è sufficiente. Bisogna sapere come e quando usarlo e conoscere le principali tecniche di primo soccorso. Difficile? No. Per imparare a intervenire e ottenere l’abilitazione all’uso dei defibrillatori, basta un corso di quattro ore, presso uno degli enti formatori accreditati dalla Regione Piemonte.
E’ necessario muoversi subito
L’arresto cardiocircolatorio è una condizione da cui, in molti casi, è possibile tornare indietro. Chiunque può dare una mano, anche tu. Ma il cuore non può stare fermo a lungo e non c’è un attimo da perdere.
In caso di arresto cardiaco improvviso è dimostrato che un intervento di primo soccorso tempestivo (effettuato anche da personale non sanitario) può triplicare la possibilità di sopravvivenza dei pazienti colpiti.
5% Il tasso di sopravvivenza in assenza di manovre salvavita in contesto extraospedaliero
60.000 Il numero di persone all’anno, circa, che in Italia sono colpite da arresto cardiaco improvviso
10% La percentuale dei decessi in Italia dovuti a morte cardiaca improvvisa
30% Percentuale di persone che possono essere salvate grazie a un intervento tempestivo.
Fonte “www.regione.piemonte.it/sanita”